Sebbene la Toscana sia sempre più meta di un turismo internazionale non limitato al periodo estivo e sebbene trascorrere il Capodanno in Toscana, nello specifico a Firenze, sia sempre più “di tendenza” ci sono alcune zone ancora poco conosciute e frequentate, tra cui Arezzo e il Casentino.
Il Casentino è una zona appenninica soprattutto in Toscana, al confine con l’Emilia-Romagna. E’ una zona di una bellezza selvaggia, da sempre frequentata da santi ed eremiti, una zona di meditazione, frequentata non molto d’estate, niente d’inverno.
Due sono i modi di accedere al Casentino: il primo soft e progressivo partendo da Arezzo e salendo, l’altro arrivando dall’Emilia-Romagna tramite la Ravenna-Orte.
Nel Casentino tappe obbligatorie sono: il santuario francescano La Verna e Camaldoli con l’eremo e il monastero dei camaldolesi.
Il santuario de La Verna è un luogo incredibile, immerso nelle foreste, dove ti basta girare l’angolo per essere lontano da tutto ma nelle stesso tempo un luogo di una bellezza unica con una vista mozzafiato sulle valli sottostanti, in un complesso ricco di storia e di opere artistiche di immensa importanza e bellezza.
Ci arrivai d’estate in macchina, attraversando boschi incontaminati, senza incrociare nessuno lungo le strade. Mi attraversò però la strada una famiglia di cinghiali. Immagino cosa possa essere quella zona d’inverno, magari con la neve.
Scendendo verso Arezzo si scende nella “civiltà”. Arezzo è una delle poche province toscane ancora non prese d’assalto dal turismo.
Questo non vuol dire che sia una città minore. Ovviamente se non siete mai stati in Toscana prima dovreste vedere Firenze, Lucca, Siena, Pisa, San Gimignano, Pienza, Cortona, … ma Arezzo e il Casentino hanno un fascino particolare soprattutto se vi piace la montagna e i luoghi di meditazione, il cibo “nostrano”.
Il Casentino è una zona appenninica soprattutto in Toscana, al confine con l’Emilia-Romagna. E’ una zona di una bellezza selvaggia, da sempre frequentata da santi ed eremiti, una zona di meditazione, frequentata non molto d’estate, niente d’inverno.
Due sono i modi di accedere al Casentino: il primo soft e progressivo partendo da Arezzo e salendo, l’altro arrivando dall’Emilia-Romagna tramite la Ravenna-Orte.
Nel Casentino tappe obbligatorie sono: il santuario francescano La Verna e Camaldoli con l’eremo e il monastero dei camaldolesi.
Il santuario de La Verna è un luogo incredibile, immerso nelle foreste, dove ti basta girare l’angolo per essere lontano da tutto ma nelle stesso tempo un luogo di una bellezza unica con una vista mozzafiato sulle valli sottostanti, in un complesso ricco di storia e di opere artistiche di immensa importanza e bellezza.
Ci arrivai d’estate in macchina, attraversando boschi incontaminati, senza incrociare nessuno lungo le strade. Mi attraversò però la strada una famiglia di cinghiali. Immagino cosa possa essere quella zona d’inverno, magari con la neve.
Scendendo verso Arezzo si scende nella “civiltà”. Arezzo è una delle poche province toscane ancora non prese d’assalto dal turismo.
Questo non vuol dire che sia una città minore. Ovviamente se non siete mai stati in Toscana prima dovreste vedere Firenze, Lucca, Siena, Pisa, San Gimignano, Pienza, Cortona, … ma Arezzo e il Casentino hanno un fascino particolare soprattutto se vi piace la montagna e i luoghi di meditazione, il cibo “nostrano”.
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