Un libro per una ambulanza (a Perugia)


Mai come in questo periodo sentiamo forte il senso delle precarietà in tutti gli aspetti della nostra vita. Abbiamo estremo bisogno di trovare serenità al nostro interno, darci e dare certezze nella nostra vita pratica.
Mai come adesso l’ambulanza è diventata uno strumento estremamente prezioso e fortemente necessario. Uno strumento di garanzia e di sicurezza . La serenità di poter ricevere soccorso quando si è in difficoltà, e di poter vedere arrivare un’ambulanza nel momento del bisogno, è un diritto e un obiettivo a cui non dobbiamo rinunciare e per cui vale la pena dare tutti un piccolo contributo.

E’ un bene comune al servizio dei singoli e della collettività. L’ambulanza a volte non arriva o non arriva in tempo perché non ce ne sono abbastanza e si perdono quei minuti che diventano essenziali per la vita di una persona. .. L’ambulanza non è solo uno strumento a tutela della nostra salute e di quella dei nostri cari, ma è anche un simbolo di civiltà e di umanità, di cittadinanza reale.

Ognuno di noi a suo modo può dare un segno e un contributo. Io come scrittore lo voglio dare con i miei libri, per comprare una ambulanza da donare al pronto soccorso di Perugia, la mia città . Tutto il ricavato della vendita dei miei libri a partire dal 5 aprile fino al 15 maggio sarà destinato all’acquisto di un’ambulanza.

I libri sono acquistabili direttamente sulle mia pagine Facebook e Instragram Francesco Micci scrittore.
Nell’acquisto indica la dicitura “UN LIBRO PER U’AMBULANZA” e il tuo nome, tutti i donatori verranno citati nel momento della donazione, la cifra raccolta sarà comunicata a tutti i donatori e a tutti sarà data evidenza della sua destinazione.

Se raggiungeremo l’obiettivo con il tuo contributo, la nostra ambulanza sarà un simbolo di come la lettura e la cultura, e quindi la cura della nostra mente, e della nostra anima si possano incontrare, ed essere di aiuto con la cura del nostro corpo e con la tutela della salute.

Invito tutti gli scrittori a seguirmi in questo piccolo gesto in modo che la cultura, la voglia di apprendere, sia un veicolo di consapevolezza, di crescita personale e collettiva verso la solidarietà e la sicurezza della nostra società

Francesco Micci

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